1. Introduzione

Aprendo il diario della Missione di Makambako si viene a conoscenza che tra le prime attivita’ di promozione umana poste in atto dai Missionari e dalle Missionarie agli inizi della missione, vi fu quella del servizio agli ammalati.
Si legge infatti che il primo Parroco di Makambako, P. Giuseppe Bargetto, scriveva che in data:
* 20/2/1958: Arrivano le due Suore destinate a Makambako: Suor Vitalia, Superiora, e Suor Florangela, infermiera.
* 24/2/1958: Il nuovo dispensario comincia a funzionare. Si nota un afflusso grande di ammalati.
* 21/3/1958: Il medico distrettuale (provinciale) di Njombe visita il dispensario ed interroga gli ammalati presenti. Dopo un’ora circa lascia la Missione dimostrandosi soddisfatto del lavoro che si fa per i malati.
Da quell’anno, il 1958, da quei piccoli inizi, la presenza missionaria in Makambako si e’ sempre piu’ qualificata anche in questo campo di promozione umana.
La gente, non solo del paese di Makambako, ma anche dei paesi della zona, si serviva di questo dispensario dove si sentiva sempre accolta e trattata con amorevole attenzione.

Verso la fine degli anni 80 del secolo scorso, e precisamente nel 1987, le prime costruzioni adibite a dispensario si mostrarono insufficienti alle esigenze sempre crescenti dei pazienti. Per cui si penso’ ad una nuova costruzione piu’ consona alle esigenze del tempo e piu’ spaziosa. L’anno successivo era gia in funzione il nuovo dispensario, costruito con l’aiuto di amici italiani, il Gruppo Alto Garda e Ledro, del Trentino. La realizzazione della nostra struttura fu una delle prime realizzazioni del Gruppo da poco iniziato. Personalmente ricordo ancora molto bene quando arrivarono a Makambako verso la fine dell’anno 1987 una quindicina di volontari del gruppo. Ero a Makambako a sostituire il Parroco del tempo, il compianto p. Antonio Tietto e mi fu chiesto di preparare il sito ed il materiale per il nuovo dispensario. Da novellino feci quello che ho potuto.
La struttura della nuova costruzione venne pensata specialmente per venire incontro ad uno dei grossi problemi di quegli anni del Tanzania: moltissimi bambini nascevano ancora in casa in ambienti igienicamente non certo idonei, dove le partorienti venivano aiutate da signore anziane senza preparazione medica, con conseguenze gravi sia per la puerpera che per il neonato.
Il nuovo dispensario di Makambako si impegnava cosi’, fin dal suo inizio, per superare questa difficolta’ dando spazio e tempo specialmente alle mamme in attesa accompagnandole durante tutto il tempo della gestazione ed anche ai bambini durante i primi cinque anni di eta’ con visite mensili chiamate “clinics”. Questo, d’altronde era ed e’ fino ad oggi, il piano governativo che viene portato avanti in ogni struttura sanitaria della nazione.
In questi ultimi anni, un altro servizio agli ammalati viene prestato dal Dispensario della Missione di Makambako: due infermieri qualificati accolgono chi desidera fare il test per l’HIV. Qualora risultasse positivo viene accompagnato con incontri di councelling.
Gli ospedali piu’ vicini dove vengono portate le partorienti in difficolta’, si trovano rispettivamente a 38 e 55 Km da Makambako. Non essendoci servizio ambulanze, a volte succede che in piena notte i missionari stessi si rendono disponibili per questo servizio.

In breve, il dispensario di Makambako attualmente offre il suo servizio principalmente in tre settori:
* Maternita. Preparazione delle le mamme in attesa, parto e followup per i primi 5 anni di vita del bambino. La preparazione ed il followup avviene con le “clinics” mensili ai due gruppi di assistiti: donne in gravidanza, madri con i bambini fino a 5 anni di eta’.
* Lavoro ambulatoriale per malati esterni: analisi di laboratorio per le malattie piu’ comuni, visite e cure ambulatoriali.
* AIDS: test di riconoscimento dell’HIV e counselling per coloro che risultano positivi.

Nella citta’ di Makambako, il dispensario della Missione cattolica e’ stato il primo ad essere realizzato ed ancora oggi e’ utilizzato da molte persone, anche se attualmente la citta’ e’ attrezzata con un centro salute (un ospedalino) governativo, che pian piano sta mutando fisionomia fino a diventare ospedale, tra non molto. Inoltre sono sorti anche una decina di altri dispensari e centri salute privati in varie zone della citta’.

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