6. I primi passi: la fede si irrobustiche






Senz’altro grande fu la gioia di padre Alfredo per le circostanze favorevoli incontrate a Makambako. Ed anche il vescovo, Mons. Attilio Beltramino, da Tosamaganga, con soddisfazione dette la sua benedizione alla buona riuscita del progetto.

Il primo catechista di Makambako, Beniamino Sapula, morto parecchi anni or sono, viene ricordato dagli anziani che lo conobbero come un lavoratore instancabile, una persona simpatica che la gente ascoltava volentieri.

Per via del suo buon carattere riuscì ad ottenere facilmente la collaborazione dei simpatizzanti cristiani nel costruire la prima chiesetta di fango.

Giovani ed adulti non ancora battezzati si raccoglievano in questa chiesa per apprendere i primi rudimenti della fede cristiana, per il catechismo ed anche per la preghiera, sotto la guida del catechista, dal momento che il missionario non risiedeva ancora stabilmente a Makambako, ma veniva a visitare questa nuova comunita’ durante i suoi viaggi verso le montagne dell’Ukinga.

Ai giovani, sia ragazzi che ragazze, veniva pure offerta la possibilita’ di una prima istruzione scolastica, con dei corsi semplici di alfabetizzazione.

Con il passare del tempo si noto’ un cambiamento nel comportamento delle persone che si avvicinavano alla fede cristiana: grande affiatamento, relazioni amichevoli ed aiuto vicendevole specialmente a chi si trovava in difficolta’, secondo lo spirito evangelico.

Cosi’ nacque una nuova generazione di persone che decisero di seguire l’insegnamento di Gesu’. La maggioranza di questi primi cristiani sono gia’ morti, ma alcuni ci sono ancora, come ad esempio tre delle figlie di Mwanzali Gadau.

Padre Alfredo risiedeva nella Missione di Utengule, a una cinquantina di 50 km circa da Makambako, dove radunava i battezzati provenienti da varie localita’, e quindi anche da Makambako la raggiungevano per la preparazione alla Cresima, per la Cresima stessa ed anche per le feste piu’ importanti dell’anno, come Natale, Pasqua e Corpus Domini.

Le testimonianze di chi e’ ancora vivo dicono che affrontavano lunghe distanze, circa una ventina di km di sentieri e scorciatoie, con disagi notevoli come si può immaginare per quei tempi, per non mancare agli appuntamenti delle solennità liturgiche nella sede della Missione cattolica, cioe’ Utengule, oggi Malangali. Ricordano ancora oggi che partivano da Makambako, a piedi, alle 4 e mezzo del mattino per arrivare a Utengule verso le 5 della sera!

Il radunare i fedeli in Missione per le feste importanti e per la preparazione ai sacramenti era una consuetudine consolidata nelle Missioni/Parrocchie cattoliche, ed in alcune viene portata avanti fino ad oggi.

Ad esempio, qui a Makambako facciamo ancora delle tre giorni residenziali ed organizziamo tuttora seminari residenziali di tre giorni di approfondimento per i catecumeni di tutti i paesi della parrocchia, seguendo le varie tappe del cammino verso il Battesimo e la Cresima.

Inoltre, visitando le Missioni/Parrocchie iniziate prima degli anni 60 Sessanta del secolo scorso, si notano ancor oggi grandi camerate e saloni costruiti in quegli anni a questo scopo: i partecipanti a questi seminas avevano vitto e alloggio dalla missione e loro stessi davano un po’ del loro tempo nel lavoro degli orti e dei campi per avere poi il necessario da mangiare le volte successive che sarebbero venuti alla Missione.


Foto 1

Questo e’ il posto dove sorse la prima chiesetta a Makambako. Nella foto si vedono due delle figlie del capo locale di quegli anni – Mwanzali Gadau – che allora furono assidue alle lezioni di catechismo e furono tra le prime ad essere battezzate. Assieme a loro c’e’ il maestro in pensione M. Kayombo, curatore della Storia della Missione in Swahili.


Foto 2

Nella foto della cartina della diocesi di Iringa si puo’ notare la distanza percorsa dai primi cristiani di Makambako quando a piedi andavano fino ad Utengule per la catechesi e per le celebrazioni principali dell’anno liturgico. Makambako, a sud nella cartina, allora faceva parte della diocesi di Iringa mentre attualmente fa parte della diocesi di Njombe.

Foto 3

In questa foto del 2007 vediamo i catecumeni in uno dei corsi residenziali in parrocchia, mentre stanno aspettando la cena


Foto 4

In questa foto – sempre del 2007 - alcune signore del gruppo delle Donne Cattoliche, preparano la cena per i catecumeni


Foto 5


Si stanno preparando i piatti per la cena dei catecumeni, sempre nel 2007

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Molto interessante la storia di questa cittadina e di questa parrocchia.
Mi piacerebbe saperne di più.
Grazie.
Auguri per il meglio.
Buon lavoro.

Marianna Micheluzzi di JAMBO AFRICA

Anonimo ha detto...

BUONA DOMENICA,PARROCCHIA DI MAKAMBAKO....AMICI MISSIONARI E NON !
CREDEVO CHE IL MIO COMMENTO NON VI FOSSE GIUNTO....
HO VISTO CHE INVECE DALLA MIA SCOPERTA INIZIALE IL BLOG E' ANCORA PIU' RICCO......
COSI' POSSO ORIENTARMI MEGLIO E DI QUESTO NE SONO FELICE.
GRAZIE,P.VILLA.
Marianna Micheluzzi di
JAMBO AFRICA

ECCO IL LINK DI JAMBO AFRICA:
http://marianna06.typepad.com/il_ mio_weblog/#tp

A presto !

Anonimo ha detto...

Buona sera, Parrocchia di Makambako !
Questo blog è sempre più bello e più ricco.
Complimenti , p.Villa.
Un augurio di proficue attività per la settimana.
Io vi seguo con gioia, sia pure a tanti chilometri di distanza.
E prego perché possiate riuscire bene nel vostro impegno missionario.
Marianna di Jambo Africa

p. Remo ha detto...

Grazie per i complimenti, Marianna. E' sempre un modo semplice per dar voce anche a queste zone e persone.
p. Remo

Anonimo ha detto...

Buona sera,p.Remo!
Mi fa piacere vedere una sua risposta...non ci contavo più.
E' un ottimo lavoro questo blog.Mi auguro di leggerlo e visionarlo sempre più ricco.
Un pensiero dalla lontana Sardegna(OLBIA), dove c'è una casa dei Missionari come lei sa bene. E dove è vissuto per alcuni anni anche p.Silvio Lorenzini,trentino come lei, che mi ha insegnato ad amare il Tanzania.
A presto ritrovarci.
Marianna

Anonimo ha detto...

SERENA FESTA DE LA CONSOLATA...PARROCCHIA DI MAKAMBAKO !
UNITI E VICINI ,ANCHE SE GEOGRAFICAMENTE DISTANTI, ATTRAVERSO LA PREGHIERA
A MARIA VERGINE CONSOLATA.
AFFETTUOSAMENTE.....
MARIANNA di JAMBO AFRICA.